domenica 28 aprile 2019

IL FENOMENO DEL BULLISMO (PSICOLOGIA)

la definizione e le caratteristiche
Il termine "bullismo" indica un particolare fenomeno di deviazione relazionale tra pari, ovvero tra coetanei.
L'espressione è stata usata per la prima volta dallo psicologo svedese Dan Olweus per definire il comportamento di alcuni studenti che deliberatamente escludevano e aggredivano i loro coetanei più indifesi.
Il fenomeno del bullismo raggruppa forme di violenza e sopraffazione.
Il cosiddetto "bullo" è protagonista di continui atti di prevaricazione ai danni di un soggetto che si ritrova ad assumere il ruolo della vittima.
I bulli assumono comportamenti persecutori per il desiderio deliberato di dominare il coetaneo e di fargli del male sia sotto l'aspetto fisico che psicologico.

le diverse manifestazioni
Vi sono due tipi di comportamento :
- i "metodi diretti" : l'umiliazione, le minacce, l'aggressione fisica,...
- i "metodi indiretti" : pettegolezzi, umiliazioni verbali e isolamento,...

il bullismo in rete
E' un fenomeno denominato cyberbullismo.
I cyberbulli tra i 10 e i 16 anni sono studenti del tutto incapaci di valutare la gravità delle proprie azioni offensive.
I ragazzi con queste caratteristiche usano la rete come luogo di assoluta vendetta fino a mettere in atto vere e proprie violenze psicologiche.

caratteristiche del bullo e fattori del suo comportamento
E' possibile individuare tre tipologie di bulli .
- il "bullo aggressivo " : impulsivo, sicuro di se, indifferente ai sentimenti altrui,..
- il "bullo ansioso" : psicologicamente fragile, insicuro, poco amichevole,...
- il "bullo passivo" : non particolarmente aggressivo, si aggrega al gruppo e assiste alle violenze messe in atto piuttosto che parteciparci direttamente.

le possibili soluzioni, per vittime e "carnefici"
La scuola può avere un ruolo di rilievo nella prevenzione del bullismo, promuovendo la cultura del rispetto e della solidarietà, coinvolgendo le famiglie per favorire la comunicazione e aiutando le vittime e carnefici a sentirsi meno soli.
E' indispensabile infatti che la scuola sanzioni i comportamenti non accettabili attraverso forme di punizione esemplare.

venerdì 26 aprile 2019

LA CRISI (PSICOLOGIA)

i diversi significati di crisi
Quando si parla di adolescenza spesso vi si associa il concetto di crisi.
La crisi va intesa in senso evolutivo, ovvero come evento produttivo, in quanto l'adolescenza è un momento di separazione e di passaggio : dalla pubertà all'età adulta.
Il termine crisi può anche riferirsi ad una perturbazione temporanea dei meccanismi che regolano un certo sistema, dunque può rappresentare un evento che favorisce lo sviluppo di uno stato patologico.
La crisi è infatti definita come una fase temporanea di disequilibrio e di sostituzioni rapide.
L'evoluzione della fase di crisi sarà poi variabile e dipenderà da fattori sia interni che esterni.

domenica 7 aprile 2019

GEORG SIMMEL (SOCIOLOGIA)

la sociologia formale
Georg Simmel fu uno dei padri fondatori della sociologia.
Egli studiò lo sviluppo delle città e delle metropoli europee.
Per la sociologia una disciplina indipendente egli ricorre alla contrapposizione tra forma e contenuto.
Si dedicò in modo particolare allo studio della sociologia formale.

la cultura metropolitana
Simmel è il primo studioso dei fenomeni sociali caratteristici degli enormi agglomerati metropolitani formatisi in seguito all'industrializzazione. Proprio grazie a questo si sviluppa la sociologia formale.
La città è il luogo in cui la razionalizzazione della società moderna e la divisione del lavoro raggiungono forme estreme.
Nella metropoli siamo a tal punto bombardati di stimoli sempre nuovi che siamo costretti a sviluppare una forma di indifferenza sistematica per ciò che ci accade intorno per gli avvenimenti, per le persone e per la loro vita.


la moda
Il fenomeno della moda è caratteristico del mondo dell'abbigliamento e non solo. Infatti la moda può anche caratterizzare uno sport, un genere musicale,...
La moda nasce da una spinta all'imitazione.
Contrariamente però la moda è anche un meccanismo attraverso il quale una determinata persona può distinguersi dalla massa e introdurre nuove mode.


il denaro
Per l'economia classica il valore di un bene si determina in funzione del suo livello di scarsità. Per Simmel invece le riflessioni sono completamente diverse. La relazione tra gli esseri umani è dominata dallo scambio. E' quindi la relazione che da valore a un determinato oggetto .
Il denaro è lo strumento base dell'oggettivazione del valore delle cose

VILFREDO PARETO (SOCIOLOGIA)

comportamenti razionali e irrazionali
Vilfredo Pareto era uno studioso italiano che visse per un lungo periodo a Parigi.
Si era occupato dei comportamenti economicamente razionali dei soggetti sociali, cioè di quelle azioni che permettono di ottenere il massimo di benessere possibile col minimo dispendio nel contesto di certe condizioni prefissate.
Pareto individuò nella sociologia la scienza in grado di studiare e spiegare quei comportamenti irrazionali che costituiscono gran parte dell'agire sociale e che sfuggono all'osservazione dell'economia.

l'azione logica
Pareto introduce il concetto di azione logica consistente nel raggiugere il fine col dispendio minore.
Perché l'azione sia realmente logica è necessario che il rapporto oggettivo tra mezzi e fine (quello esistente nella realtà) corrisponda al rapporto soggettivo tra mezzi e fine (quello esistente nella mente del soggetto che agisce ).

le azioni non logiche
Le azioni "non-logiche" sono azioni assurde, illogiche e sconclusionate.
Esse non consentono di raggiungere lo scopo in maniera efficiente.
Il comportamento umano in società è il più delle volte irrazionale.

l'èlite
Coloro che riescono ad agire in maniera logica ottengono un vantaggio importante nei confronti di tutti gli altri.
L'èlite è un gruppo ristretto di persone al quale, al contrario delle altre, vengono attribuite specifiche o generiche superiorità in fatto di raffinatezza, ricchezza e livello sociale.

i pochi prevalgono sui molti
Con la parola èlite, Pareto si riferisce a due cose completamente diverse.
Una è un insieme circoscritto di persone che hanno avuto successo nella scalata della vetta lavorativa, ovvero nel mondo professionale.
L'altra invece coincide con l'esiguo numero di individui che esercitano funzioni di governo in una nazione. Pareto cerca di presentare una categoria sociale in maniera neutrale : i pochi prevalgono sui molti.
Con il termine "pochi" si riferisce chiaramente all'èite. Mentre con la parola "molti" si riferisce alla massa. L'èite può quindi costringere o coinvolgere la massa a ubbidirle.

elite e lotta di classe
Per spiegare in maniera convincente il problema, non è necessario soffermarsi sulla presunta necessità .
Allo stesso modo anche la lotta degli operai non porterà all'istituzione di una società senza classi ma al dominio di una nuova elite.
Per Pareto le strade sono due : o si eliminano i nuovi capi rivoluzionari o li si assorbe nella vecchia elite, evitando ulteriori rivoluzioni.

L'AUTISMO : UNA PSICOSI INFANTILE (PSICOLOGIA)

la psicosi più temuta
La psicosi più temuta è sicuramente l'autismo.
Il termine autismo fu coniato nel 1911 per descrivere individui completamente assorbiti dalle proprie esperienze interiori.
La sindrome autistica è una forma di psicosi molto rara la cui sintomatologia è contrassegnata dal profondo isolamento sociale.

cause organiche, biologiche e psicologiche
Le cause organiche dell'autismo sono riconducibili a delle anomalie in alcune aree cerebrali.
La causa dell'autismo è da ricercare nella freddezza e nel distacco dei genitori.
Lo psichiatra Bruno Bettelheim assume una posizione intermedia che supera la contrapposizione fra l'origine organica e quella psichica dell'autismo.
E' necessario e essenziale che il cervello del bambino sia stimolato dalle esperienze sensorio-affettive perché le funzioni cognitive e le capacità relazionali si sviluppino.

i comportamenti del bambino autistico
I neonati autistici mostrano comportamenti di totale indifferenza verso il mondo esterno.
Durante i primi mesi di vita i bambini autistici passano da stati di apatia a stati di estrema agitazione. La maggioranza di loro diventano anaffettivi : non sorridono, non oppongono situazioni d'affetto, non hanno interesse nei confronti altrui,...

le conseguenze sullo sviluppo
Nel corso dell'infanzia i bambini autistici mostrano, rispetto ai coetanei, notevoli difficoltà nella comunicazione, nella socializzazione e nella percezione emotiva. In questo periodo iniziano a manifestarsi comportamenti disfunzionali. I bambini autistici tendono a mantenere il loro ambiente costante e vi si presenta un comportamento ripetitivo.

IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE (PSICOLOGIA)

l'ansia nel confronto con l'esterno
L'ansia è considerata un momento di autopreoccupazione, caratterizzata da dubbi e svalutazioni nei confronti di se stessi.
La scuola diventa il luogo in cui bambini maturano la loro ansia.

i segnali dello stato d'ansia a scuola
Il bambino, il più delle volte, manifesta il suo stato ansioso tramite l'irritabilità, altre volte con sintomi somatici come il vomito, la diarrea, il pianto e la sudorazione.
Vi si ha una distrazione e un sovraffollamento di pensieri.

il ruolo del contesto familiare
Il disturbo emotivo di un bambino è riconducibile all'individuo ma esso è generalmente il prodotto dell'ambiente famigliare in cui vive.
Nascono fobie e disagi evidenti all'interno del bambino.

LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI (PSICOLOGIA)

una pericolosa patologia infantile
La depressione è un'alterazione del tono dell'umore verso forme di tristezza caratterizzate da un notevole abbassamento dell'autostima e una tendenza all'autopunizione.
Se le persone tentano di vincere questa malattia chiedendo aiuto, i bambini non hanno le risorse interne per farlo.

i danni per lo sviluppo della personalità
I bambini depressi non riescono a divertirsi, non giocano e non instaurano sani rapporti interpersonali. Vi è un'autosvalutazione, un distacco dai genitori e amici.
La maggior parte delle volte vi è anche una mancanza d'assistenza da parte dei genitori.

i sintomi emotivi
Il sintomo emotivo più forte nel caso di depressione è la tristezza. Vi sono pianti emotivi, rabbia e perdita della risposta di piacere e soprattutto perdita di allegria. Non ci si sente amati, un autocommiserazione.

i sintomi cognitivi, fisici e neurovegetativi
I sintomi cognitivi fanno in modo che il bambino depresso tenda a valutare negativamente le proprie risorse favorendo ad un notevole abbassamento dell'autostima.
Tra i sintomi fisici e neurovegetativi si annoverano invece l'affaticamento, concentrazione bassa, cambiamento di appetito, perdita di peso, dolori, malesseri, disturbi del sonno.

DISTURBI DELLA SFERA ALIMENTARE NELLA PRIMA INFANZIA (PSICOLOGIA)

la suzione e i suoi significati
I disturbi legati alla sfera dell'alimentazione sono tradizionalmente associati all'interazione più precoce e importante che il bambino possiede, ovvero la madre.
Il lattante, fin dalla nascita, possiede un perfetto equipaggiamento neurofisiologico per la suzione (cioè per succhiare il latte dal seno della madre).
La suzione rappresenta però anche un "bisogno di sé", un prototipo di interagire con il mondo.
Sigmund Freud ha distinto la soddisfazione del bisogno alimentare in sé dal senso di piacere che il neonato trae dalla suzione.

l'obesità infantile e i suoi fattori
I periodi dell'esordio dell'obesità sono due e sono : il primo anno di vita e la prepubertà.
Le cause sono molteplici : fattori genetici, metabolici endocrini, neurologici e psicologici.
L'obesità può essere conseguenza di crisi bulimiche.

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (PSICOLOGIA)

le diverse tipologie di disturbi
Insieme ai disturbi della comunicazione vi si possono trovare anche i disturbi dell'apprendimento, chiamati anche "disturbi specifici dell'apprendimento" che costituiscono gli studenti con difficoltà nella lettura, nella scrittura e nel calcolo.
Questi disturbi si manifestano grazie a cause neurobiologiche ovvero in disfunzioni delle aree cerebrali coinvolte nel riconoscimento di lettere, numeri e parole. Esse si raggruppano in varie tipologie come : dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.

La dislessia tratta, insieme alla disortografia di problemi legati al riconoscimento delle parole e alla capacità di lettura (indipendentemente dall'intelligenza della persona).
La discalculia è l'incapacità di fare i calcoli, i numeri vengono scambiati o invertiti.

le agrafie centrali
Si dividono in :
- agrafia lessicale (lesione della procedura lessicale )
- agrafia fonologica (una lesione della procedura fonologica )
- agrafia profonda ( il soggetto scrive commettendo errori semantici. )

le agrafie periferiche
Si dividono in :
- agrafia da neglect (si manifesta con errori come sostituzione dell'inizio della parola)
- agrafia aprassica (è un disordine gestuale)

altre tipologie
Gli altri tipi di agrafia sono :
- agrafia ideatoria (l'incapacità di scrivere sotto dettatura)
- agrafia spaziale (si tende a scrivere a margine)
- disgrafia (difficoltà nell'apprendimento della scrittura )

dai DSA ai BES
La legge 170 sanciva il diritto degli studenti portatori di DSA a usufruire di strumenti didattici.
Oggi i disturbi dell'apprendimento sono riconosciuti come parte di una vasta area di svantaggio scolastico.
Le cause della disabilità sono biologiche, psicologiche, fisiche e sociali.
I BES possono avere un carattere di continuità oppure di temporaneità.







DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE (PSICOLOGIA)


il disturbo disfunzionale del linguaggio
Tra i disturbi diagnostici con maggiore frequenza troviamo i disturbi della comunicazione e quelli dell'apprendimento.
La funzione linguistica appare solo successivamente alla stabilizzazione di un sistema di comunicazione non verbale.
Esistono modalità prelinguistiche come il pianto, contatto oculare, le espressioni, i gesti,...
Il linguaggio rappresenta un perfezionamento di mezzi primitivi di comunicazione e appare dopo 2 anni di vita. Quando il disturbo del linguaggio può essere fatto risalire a una lesione o a una malformazione del cervello, esso viene definito funzionale.

le diverse tipologie di disturbo
I disturbi del linguaggio possono essere distinti come segue :
- disturbi centrali (tali disturbi manifestano sintomi diversi secondo l'area cerebrale compromessa)
- disturbi di produzione o di emissione ( si tratta di patologie che si manifestano nella balbuzie )
- disturbo della fonazione ( è l'incapacità di usare i suoni del linguaggio )

ALTERAZIONI NELLO SVILUPPO (PSICOLOGIA)

il ritardo mentale e i suoi fattori  
Si possono verificare alterazioni dovute ad anomalie o patologie, determinate sia da fattori biologici sia da fattori psicologici e ambientali.
Si parla di ritardo mentale quando ci troviamo di fronte a deficit cognitivi che comportano uno sviluppo cognitivo atipico, dovuto a fattori biologici o ambientali.
I casi di ritardo mentale interessano circa il 3% della popolazione.
 
 
possibili cause delle alterazioni
Le principali cause fisiologiche che possono determinare la presenza dell'insufficienza mentale vi sono :
- ereditarietà ( alcune malattie metaboliche possono dare origine a danni cerebrali molto gravi )
- alterazioni precoci dello sviluppo embrionale ( dovute a mutazioni cromosomiche o a danni prenatali o sostanze tossiche )
- problemi durante la gravidanza e nel periodo prenatale ( cioè che precede o segue immediatamente la nascita )
- condizioni mediche generali durante l'infanzia o la fanciullezza ( infezioni, traumi, avvelenamenti, fattori ambientali) .
 


giovedì 14 febbraio 2019

IL CONCETTO DI CULTURA (ANTROPOLOGIA)

 
IL CONCETTO DI CULTURA
 
 
Edward Tylor formulò la prima definizione antropologica di CULTURA
 
Che cos'è la cultura secondo Tylor?
Quell'insieme complesso che include conoscenze, arte, credenze, costumi,.. e qualsiasi altra abitudine acquisita dall'uomo, membro della società.
 
Tylor divise il significato di cultura in due parti :
1) qualcosa di legato a una popolazione o a una società
2) caratteristica umana basata nel "saper usare, saper fare,.."
 
 


TRA MEDIOEVO E MODERNITA' (PEDAGOGIA)

TRA MEDIOEVO E MODERNITA'
 
 
 
L'affermazione dell'umanesimo, avvenuta durante il 14'esimo secolo, pose numerosi problemi, tra qui la svalutazione del medioevo. A usare questo carattere di critica furono proprio gli Umanisti.
E' difficile stabilire una data certa dell'inizio dell'Umanesimo, ma il ruolo di iniziatore venne attribuito a Francesco Petrarca.
Mostrava un carattere di continuità del medioevo.
La filologia, ovvero lo studio delle lingue, fece tornare la passione per l'eloquentia (ovvero l'arte di esprimersi con persuasività e efficacia).
Gli elementi che incisero molto nell'umanesimo furono i movimenti religiosi.
Nell'umanesimo vi furono però dei rinnovamenti, tra cui la ripresa della cultura classica 
 

lunedì 4 febbraio 2019

LO SVILUPPO SOCIALE (PSICOLOGIA)

LO SVILUPPO SOCIALE

Lo sviluppo sociale è diviso in diverse fasi principali.
La prima va dai 0 ai 2 anni
Il bambino è sociale fin dalla nascita perchè da subito predilige la figura materna. 
Nel primo anno di vita per un bambino è più semplice interagire con un adulto piuttosto che con un coetaneo.
La fase che va dai 2 ai 6 anni è una fase in cui la crescita del mondo sociale dei bambini si allarga, sia per i rapporti che instaurano all'interno della famiglia, sia per l'incremento al di fuori di essa come la scuola e le attività ricreative. 
Uno degli esponenti principali dell'approccio ecologico è URIE BRONFENBRENNER che considera l'ambiente sociale dell'individuo come il contesto dello sviluppo. 
Il bambino viene influenzato dall'interazione reciproca di famigliari o coetanei (chiamati microsistemi). 
Giocando, i bambini imparano ad attribuire significati alle azioni proprie e altrui. Si trovano in un continuo scambio sociale. 




Bronfenbrenner studiò le distinzioni tra :
- MICROSISTEMA : casa, asilo, parco giochi,... 
- MESOSISTEMA : relazioni tra casa, asilo  e parco,...
- ESOSISTEMA : processi che influenzano indirettamente l'individuo (il lavoro dei genitori)
- MACROSISTEMA : modelli di microsistemi e mesosistemi propri di una cultura, con particolare riferimento alle credenze, conoscenze, risorse, stili di vita, opportunità.




Lo psicologo americano Kennet Dodge studiò l'approccio chiamato "HUMAN INFORMATION PROCESSING", sostiene che l'interazione sociale tra pari è un compito che presenta molti problemi e che la capacità di risolverli sarebbe proprio alla base della competenza sociale del bambino.

L'EMPATIA (PSICOLOGIA)


L'EMPATIA
 

L'empatia è un'emozione sociale molto particolare. 
Vuol dire voler entrare in sintonia con i sentimenti altrui. Questa capacità è presente già nei primi 2 anni di vita, prima come risposta riflessa agli stimoli esterni, poi come partecipazione attiva al comportamento degli altri.
La scoperta dei neuroni a specchio, un particolare tipo di neutroni, costituisce un contributo importante per la comprensione dell'intersoggettività, ovvero della relazione tra i vari soggetti. 

 

LE EMOZIONI SOCIALI (PSICOLOGIA)

LE EMOZIONI SOCIALI

Grazie al raggiungimento della consapevolezza di se' e attraverso il riconoscimento della propria immagine, infatti il bambino ha la possibilità di sperimentare le prime emozioni sociali. Questo avviene all'incirca verso il secondo anno di vita in cui, in questo periodo, iniziano ad affiorare imbarazzo. invidia e gelosia.

 

L'APPROCCIO FUNZIONALE (PSICOLOGIA)

L'APPROCCIO FUNZIONALE

Tale approccio sottolinea il ruolo fondamementale delle emozioni nel rapporto tra l'individuo e l'ambiente. 
L'organizzazione generale delle emozioni sarebbe presente nei neonati in forma rudimentale fin dai primi giorni di vita e tutte le sue componenti si svilupperebbero successivamente, diventando più complesse, differenziate e regolate, in seguito ai processi simili a quelli che precedono lo sviluppo cognitivo. 
La funzione delle emozioni sarebbe quella di manifestare e soddisfare i bisogni fondamentali, favorendo il processo di adattamento e regolando sia gli elementi psicologici interni, che i comportamenti sociali .

L'APPROCCIO DIFFERENZIALE DI IZARD (PSICOLOGIA)

L'APPROCCIO DIFFERENZIALE DI IZARD

Secondo la tesi dell'approccio differenziale di Carroll Izard, il bambino è fin dalla nascita, in grado di provare interesse, gioia, disgusto e dispiacere. Le prime tracce dell'emotività sarebbero dimostrate dalle diverse espressioni che il neonato è capace di manifestare, come i sorrisi di soddisfazione dopo qualcosa. 
Si tratta di emozioni che possono svolgere una funzione adattativa e che servono sia a interagire con l'ambiente fisico e sociale, sia a segnalare alla madre il proprio disagio.

LA TEORIA DELLA DIFFERENZIAZIONE DI BRIDGES (PSICOLOGIA)

LA TEORIA DELLA DIFFERENZIAZIONE DI BRIDGES

Katherine Bridges, psicologa canadese ed esponente della teoria della differenziazione, sostiene che i bambini, al momento della nascita, provano solo una sorta di generica eccitazione, ovvero delle emozioni prevalentemente indifferenziate, che si manifestano attraverso movimenti disordinati e con il pianto. Solamente in seguito le emozioni cominciano a differenziarsi; il bambino distingue inizialmente la sofferenza dal piacere e successivamente, grazie allo sviluppo cognitivo e sociale, si manifestano altre emozioni, come la paura, la rabbia, la gioia e la gelosia. 

 

domenica 3 febbraio 2019

LA SECOLARIZZAZIONE (SOCIOLOGIA)

LA SECOLARIZZAZIONE
 
 
 
 
Con il termine "secolarizzazione" si intende la perdita di valore delle credenze religiose e superstiziose tradizionali.
 
Meno religione, più cultura laica materiale.
 


MAX WEBER LA RAZIONALIZZAZIONE (SOCIOLOGIA)

LA RAZIONALIZZAZIONE
 
 
Il tedesco Max Weber studi il processo di razionalità.
 
Il PROCESSO DI RAZIONALITA' è un processo che indica la nascita del capitalismo e l'economia industrial.
Questo processo ha modificato l'atteggiamento dell'essere umano difronte al Cosmo. 


LA DEFINIZIONE DEL SE' (PSICOLOGIA)

LA DEFINIZIONE DEL SE'
Intorno al primo anno di vita i bambini iniziano a esprimere le loro emozioni e a comprendere quelle degli altri (sorridono se qualcuno sorride).
Lo sviluppo emotivo del bambino è possibile grazie all'integrazione delle dimensioni cognitive, percettive e motorie del bambino con il proprio se', che si viene a formare in questa fase. In questo senso, si può definire il se' come la totalità delle componenti psichiche individuai che permettono di fare proprie le esperienze esterne, riuscendo a distinguere ciò che appartiene a se stessi da ciò che appartiene alla realtà esterna. 
La prima consapevolezza del se' avviene attraverso il riconoscimento del proprio corpo.
Gli studi sullo sviluppo delle emozioni hanno prodotto diverse teorie, tra cui la teoria della differenziazione, l'approccio differenziale, l'approccio funzionale

LO SVILUPPO EMOTIVO (PSICOLOGIA)

 
LO SVILUPPO EMOTIVO
 
 
Le EMOZIONI vengono definite come STATI COMPLESSI DELL'ORGANISMO, caratterizzati da FATTORI PSICOLOGICI, per esempio la paura. Essa è uno STATO MENTALE accompagnato poi da MODIFICAZIONI FISICHE.
 
Le EMOZIONI influenzano l'ATTENZIONE, la MOTIVAZIONE, e gli INTERESSI PERSONALI, ci indicano gli SCOPI verso cui muoverci e ci aiutano a definire dei PIANI per dirigerci verso quelli scopi.
 
Fin dalla nascita il bambino sembra essere predisposto alla RELAZIONE con gli altri e alla COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI. Lo scambio con la MADRE è fondamentale per lo sviluppo del bambino. La madre deve fare da SPECCHIO per le emozioni che il bambino prova affinché egli possa imparare a riconoscerle come proprie.
 
 


domenica 6 gennaio 2019

VYGOTSKIJ

VYGOTSKIJ
 
Capì che i bambini avevano 3 fasi :
 
1) una SINTESI
 
2) generalizzazione, nessi concreti
 
3) processo di ASTRAZIONE
 
 
 


COSTRUTTIVISMO (PSICOLOGIA)

COSTRUTTIVISMO
 
Studiato da PIAGET.
Evidenzia l'importanza delle STRUTTURE DELLA MENTE che servono per l'acquisizione delle INFORMAZIONI .
 
 
J.PIAGET studiò 4 stadi =
 
1) SENSO MOTORIO : dai 0 ai 2 anni
 
2) PREOPERATORIO : dai 2 ai 7 anni
 
3) OPERAZIONI CONCRETE : dai 7 ai 12 anni
 
4) OPERAZIONI FORMALI : l'intera adolescenza .
 
 
EGOCENTRISMO = teoria della mente
 
 


COMPORTAMENTISMO (PSICOLOGIA)

COMPORTAMENTISMO
 
Studiato da Watson e Skinner.
 
WATSON = condizionamento classico : associazione tra stimolo e risposta.
 
SKINNER = condizionamento operante : il soggetto da una risposta che ha un effetto sull' ambiente.
 

KROEBER (PSICOLOGIA)

KROEBER 
 
 
Studiò la comunicazione e l'apprendimento.
Le CARATTERISTICHE FISICHE (come ad esempio il linguaggio, la stazione eretta, il pollice opponibile,...) hanno favorito alla nascita della CULTURA.
 


UMANESIMO (PEDAGOGIA)

UMANESIMO
 
 
Dopo il triste MEDIOEVO arriva un nuovo pensiero, l'UMANESIMO, esso fu un' EPOCA MODERNA
                                 
                                        
 

MAGISTER (PEDEAGOGIA)

MAGISTER
 
Il MAGISTER aveva 3 specifiche caratteristiche :
- era cosciente che la sua fosse una PROFESSIONE
- doveva mantenere i legame tra ATTIVITA' e INSEGNAMENTO
- era consapevole del proprio RUOLO SOCIALE
 


DURKHEIM (SOCIOLOGIA)

DURKHEIM
 
Durkheim studiò le TRASFORMAZIONI delle SOCIETA' e le FORZE che tenevano coesa una civiltà.
 
SOLIDARIETA' = la società è solidale quando si comporta in modo coeso.
 
SOCIETA' PREINDUSTRIALE = legame per somiglianza, ovvero gli INDIVIDUI SIMILI. Questo legame si chiama "SOLIDARIETA' MECCANICA"
 
SOCIETA' INDUSTRIALE = differenziazione tra gli individui, quindi INDIVIDUI DIVERSI. Questo si chiama "SOLIDARIETA' ORGANICA"
 
ANOMIA = carenza di normi sociali.
Nasce quindi una DIGREGAZIONE della collettività, perché le normi servono a mantenere la PACE.
 
 
SUICIDIO :  3 tipi differenti =
- ALTRUISTICO = morire PER qualcuno o qualcosa.
- EGOISTICO = morire da SOLO
- ANOMICO = perdere interesse nella vita.
 
La RELIGIONE forma la SOLIDARIETA' SOCIALE.
 
CONSENSO COLLETTIVO = produce opinioni e credenze di una società. Le opinioni e le credenze diventano VERITA' RELIGIOSE o SCIENTIFICHE.
 
FATTI SOCIALI = qualcosa di indipendente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


L'APPROCCIO CRITICO (SOCIOLOGIA)

L'APPROCCIO CRITICO
 
L' approccio critico venne affrontato da MARX.
Egli infatti affermò che l'INDUSTRIALIZZAZIONE e la TECNOLOGIA producevano degli SCONVOLGIMENTI UMANI.
 
 
SPENCER invece approfondì le sue tesi su l'EVOLUZIONISMO ovvero in che modo la società si evolse e che cosa comportò.